Permessi di costruire, il comparto residenziale registra una nuova flessione

In termini tendenziali rallenta la dinamica, ampiamente positiva, del numero di abitazioni rilevata per i nuovi fabbricati residenziali (+5,6%). Un analogo andamento caratterizza la superficie utile abitabile (+3,2%)

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Nel quarto trimestre 2018 torna a flettere il comparto residenziale, per il quale si stima una diminuzione congiunturale del 5,1% per i permessi in termini di numero di abitazioni e del 6,7% per la superficie utile abitabile.

Anche la superficie in fabbricati non residenziali è in calo (-11,9% la variazione congiunturale), per il terzo trimestre consecutivo.

Nel trimestre in esame, la stima del numero delle abitazioni dei nuovi fabbricati residenziali, al netto della stagionalità, supera la soglia delle 13,6 mila unità, mentre la superficie utile abitabile si colloca al di sotto di 1,2 milioni di metri quadrati. La superficie dei fabbricati non residenziali scende al di sotto dei 3 milioni di metri quadrati.

In termini tendenziali, nel quarto trimestre del 2018 rallenta la dinamica, ampiamente positiva, del numero di abitazioni rilevata per i nuovi fabbricati residenziali (+5,6%); un analogo andamento caratterizza la superficie utile abitabile (+3,2%).

L’edilizia non residenziale continua a crescere (+7,6%) in termini tendenziali nel quarto trimestre 2018, in linea con l’incremento osservato nel trimestre precedente.

La rilevazione sui permessi di costruire (di seguito “rilevazione strutturale”) è condotta con copertura censuaria, raccogliendo mensilmente le informazioni sui progetti di nuovi fabbricati (anche se demoliti e interamente ricostruiti) o di ampliamenti di volume di fabbricati preesistenti, residenziali e non residenziali, autorizzati da apposito titolo abilitativo (Permesso di costruire, DIA, SCIA o Edilizia pubblica). I frazionamenti, i cambi di destinazione d’uso e le ristrutturazioni di fabbricati già esistenti, che non comportino aumento di volume degli stessi, non rientrano nel campo di osservazione della rilevazione.

A partire da dicembre 2003, al fine di adempiere ai requisiti fissati dal Regolamento n. 1165/98 del Consiglio europeo sulle statistiche congiunturali e sue successive modifiche, è stata avviata un’indagine su un campione di Comuni (di seguito “rilevazione rapida”) i cui risultati permettono di giungere, con la dovuta tempestività, a una stima dei principali indicatori dei permessi di costruire, considerati come una buona approssimazione dei futuri lavori del settore delle costruzioni e in grado di anticiparne l’andamento. Sono, quindi, fornite a Eurostat le stime trimestrali dei permessi di costruire a 90 giorni dalla fine del trimestre di riferimento; tali stime sono riviste a 180 giorni. Le variabili stimate sono un sottoinsieme molto ristretto di quelle misurate dalla rilevazione strutturale, riguardando esclusivamente due dimensioni dell’attività edilizia residenziale (il numero di abitazioni e la superficie utile abitabile) e una di quella non residenziale (la superficie).

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