Titoli di efficienza energetica – TEE: cosa sono?

Corso Certificazione Energetica
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Gli incentivi all’efficienza energetica rappresentano uno dei temi più caldi del dibattito sulla sostenibilità ambientale. Sono tante, infatti, le iniziative, sia nazionali che internazionali, incentrate sulla lotta al cambiamento climatico e sulla riduzione delle emissioni inquinanti. Anche la recente Conferenza delle Parti della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici, più conosciuta come COP28, ha visto la partecipazione di tutti gli stati membri delle Nazioni Unite alla definizione degli obiettivi per una transizione energetica sostenibile.

Dagli inizi degli anni 2000, l’Europa ha riconosciuto l’efficientamento energetico come fattore chiave per contrastare il riscaldamento globale e ribaltare questa tendenza allarmante.

Nello specifico, anche l’Italia ha introdotto nel proprio quadro legislativo i cosiddetti Certificati Bianchi, noti come Titoli di Efficienza Energetica (TEE), attraverso i Decreti Ministeriali del 20 luglio 2004 e successivi emendamenti, introducendo per la prima volta uno strumento pratico destinato a promuovere l’efficienza energetica a livello nazionale. Ma cosa sono i TEE e come funzionano? Vediamolo nel dettaglio.

Cosa sono i Titoli di Efficienza Energetica (TEE) o certificati bianchi?

I TEE sono titoli negoziabili che dimostrano il conseguimento di risparmi energetici, attraverso specifici i progetti di incremento di efficienza energetica (come da definizione del GSE, Gestore dei Servizi Energetici). In poche parole, se si esegue un intervento di efficientamento che assicura un risparmio energetico misurabile, è possibile ottenere dei titoli che equivalgono a denaro.

Questi titoli sono stati introdotti con il D.M. del 20 luglio 2004, per imporre ai distributori di energia elettrica e gas con più di 50.000 clienti (i “soggetti obbligati”) il risparmio di quantità di energia prefissate tramite degli interventi di efficienza presso gli utenti finali.
Il meccanismo è stato nel tempo modificato da vari decreti: il primo nel 2017 e il successivo nel 2018. Gli emendamenti sono stati improntati a garantire la sostenibilità economica del sistema, tenendo conto che il costo dei TEE è incluso negli oneri a carico dei consumatori nelle bollette energetiche.

Benefici e vantaggi dei Titoli di Efficienza Energetica

I benefici derivanti dall’adozione dei TEE sono principalmente economici: infatti, presuppongono una grande opera di ammodernamento e di efficientamento energetico degli impianti. Ciò significa un risparmio cospicuo di materie prime (come metano, elettricità, gpl, ecc.) e un monitoraggio accurato dei consumi, convertendo i kWh risparmiati in TEE (titoli di efficienza energetica). Ogni TEP (Tonnellata Equivalente di Petrolio) risparmiata, pari a 5.327 kWh elettrici o 11.628 kWh termici, ha un valore di mercato di circa 260€, il che permette alle aziende di generare entrate vendendo questi titoli senza limiti di quantità.

Come funzionano i Titoli di Efficienza Energetica

Come abbiamo visto, i certificati bianchi rappresentano il principale incentivo all’efficienza energetica in numerosi settori, inclusi quello industriale e civile. Per ogni TEP di risparmio energetico realizzato, il GSE riconosce un certificato, emesso dal Gestore dei Mercati Energetici (GME) su conti appositi. Questi titoli sono scambiabili sulla piattaforma di mercato gestita dal GME o tramite accordi bilaterali. Ciascuno dei soggetti ammessi viene poi inserito nel registro elettronico dei Titoli di Efficienza Energetica. Il valore dei titoli di efficienza energetica viene definito nelle sessioni di scambio del mercato. L’ottenimento dei TEE segue un processo ben definito:

  • misurazione dei consumi energetici prima dell’intervento;
  • presentazione del progetto al GSE, cha darà riscontro entro 90 giorni;
  • implementazione del progetto di efficienza energetica;
  • misurazione dei consumi energetici dopo l’intervento e calcolo dei risparmi ottenuti;
  • invio periodico al GSE della richiesta di certificazione dei risparmi energetici.

Questi step sono essenziali per l’emissione dei titoli.

Gli Enti coinvolti

Sono diversi i protagonisti all’interno del meccanismo dei TEE: in primo luogo, troviamo il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero dell’Ambiente, che stabiliscono gli obiettivi di risparmio e aggiornano le normative. Vi è poi ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, che regola il sistema, tenendo aggiornati i Ministeri sulle quantità di energia e di gas distribuita nel paese dai soggetti obbligati e applicando sanzioni. Il GME è il Gestore dei Mercati Energetici, che dirige appunto il mercato dei TEE, mentre ENEA e RSE (rispettivamente l’Agenzia nazionale per l’Efficienza Energetica e la Ricerca di Sistema Elettrico) offrono supporto tecnico al GSE, incaricato di valutare, certificare i risparmi energetici e gestire l’elenco degli interventi ammissibili. Il GSE, tra i suoi compiti, verifica anche il conseguimento degli obblighi e promuove la realizzazione di progetti di efficienza energetica.

Interventi e settori ammissibili ai Titoli di Efficienza Energetica

Gli interventi ammessi per l’emissione dei TEE spaziano dalla riduzione del consumo energetico e idrico fino all’adozione di tecnologie e pratiche volte a migliorare l’efficienza energetica e la gestione sostenibile delle risorse. Gli interventi possono riguardare, per esempio, l’installazione di impianti di produzione di energia termica, sistemi per il trattamento degli effluenti gassosi, componenti per il recupero di calore, sistemi di ricompressione meccanica del vapore e altri specifici miglioramenti in ambito industriale, residenziale, ma anche nel settore terziario e agricolo.

Certificati bianchi nel settore pubblico e privato

L’accesso ai Certificati Bianchi è aperto non solo alle società di distribuzione di energia elettrica e gas ma anche a:

  • ESCO certificate UNI CEI 11352;
  • soggetti che hanno implementato un Sistema di gestione dell’energia secondo ISO 50001;
  • soggetti con un EGE certificato UNI CEI 11339, ovvero un professionista che supporta le aziende nella rendicontazione dei consumi per ottenere l’incentivo.

Inoltre, i soggetti obbligati possono soddisfare i loro obiettivi annuali anche tramite società controllate o acquistando TEE da soggetti ammissibili.

Truffe e dubbi sui certificati bianchi

Si è sentito spesso parlare dello “scandalo dei certificati bianchi“. Si tratta, in poche parole, di truffe ai danni dello Stato tramite il sistema dei Titoli di Efficienza Energetica (TEE), che hanno portato a sequestri milionari e numerosi indagati. Le indagini hanno rivelato falsi interventi di efficienza energetica dichiarati da alcune Energy Service Company (ESCo). In particolare, si è criticata la gestione del sistema TEE, evidenziando la penuria di controlli e la necessità di un intervento urgente da parte dei ministeri competenti. Il GSE ha quindi aumentato le verifiche, revocando incentivi per centinaia di milioni di euro a seguito di irregolarità. Nonostante queste evidenti criticità, l’importanza dei TEE per la promozione dell’efficienza energetica rimane tuttora indiscussa.

Novità 2023

Il decreto del 31 maggio 2021 ha riformato il sistema dei Certificati Bianchi (TEE). Nel dettaglio, sono stati aggiornati gli obblighi quantitativi di risparmio energetico per il periodo 2021-2024, sia per quanto riguarda l’energia elettrica che il gas naturale. È stato introdotto anche un sistema di aste “pay as bid” per l’emissione dei titoli che permette la cumulabilità dei titoli con i crediti d’imposta dal 1° gennaio 2020, stabilendo dei prezzi massimi e minimi. Il decreto, infine, amplia i soggetti proponenti, consentendo la partecipazione aggregata di imprese ed enti, e implementando un nuovo portale GSE per i Progetti a Consuntivo.

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