Fabbricati rurali non dichiarati: ultima chiamata dalle Entrate

Ultima possibilità per mettersi in regola per i proprietari di fabbricati rurali non dichiarati al catasto edilizio.

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L’Agenzia delle Entrate sta completando il processo del recupero delle posizioni dei Fabbricati Rurali ancora iscritti al Catasto Terreni e non al Catasto Edilizio Urbano, anche se hanno i requisiti di ruralità, la cui scadenza era prevista il 30 novembre 2012.

Quella che sembra essere davvero definitiva è l’ultima possibilità per mettersi in regola per i proprietari di fabbricati rurali non ancora dichiarati al catasto edilizio.

I proprietari dei fabbricati rurali non dichiarati interessati dall’imminente scadenza ed in difetto di accatastamento, dovranno procedere immediatamente alla regolarizzazione obbligatoria nei casi di:

  • Fabbricato promiscuo (FABB PROMIS),

  • Fabbricato rurale (FABB RURALE),

  • Fabbricato rurale diviso in subalterni (FR DIV SUB),

  • Porzione da accertare di fabbricato rurale (PORZ ACC FR),

  • Porzione di fabbricato rurale (PORZ DI FR),

  • Porzione rurale di fabbricato promiscuo (PORZ RUR FP).

Il tecnico che riceverà uno di questi incarichi, una volta avuta la conferma che il suo cliente è effettivamente titolare di diritti reali sui fabbricati compresi nell’elenco allegato alla comunicazione, dovrà per prima cosa assicurarsi che gli stessi fabbricati rurali non dichiarati non rientrino tra le tipologie escluse dalla procedura di accatastamento al Catasto fabbricati in quanto non costituiscono oggetto di inventariazione, art.3, comma 3 del Decreto del Ministero delle finanze 2 gennaio 1998, n.28.

Superate con esito positivo queste prime due verifiche preliminari sarà necessario proseguire con le operazioni di sopralluogo che accerteranno in quale stato si trova attualmente il fabbricato rurale non dichiarato. Le diverse operazioni dovranno essere svolte entro settembre 2017 perché a seguire verranno inviati dalla stessa Agenzia delle Entrate i relativi “AVVISI”, che renderanno inutilizzabile l’istituto del “ravvedimento operoso”.

L’Agenzia delle Entrate consiglia, nell’eventualità dell’assunzione di un gran numero di incarichi per singolo tecnico, di comunicarlo all’Ufficio Provinciale – Territorio competente in modo da poter concordare eventuali breve proroghe per l’ultimazione delle procedure ed evitare possibili sanzionamenti e/o intoppi.

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