Bonus edilizi 2023: le proposte del Governo Meloni

Corso Superbonus 110%: dalla normativa alla pratica
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I bonus edilizi previsti nel 2023 dal Governo Meloni subiranno notevoli cambiamenti. Secondo la nuova versione della Nadef (Nota di aggiornamento al DEF) presa in esamine dal Consiglio dei Ministri, il focus principale è rivolto alle misure contro il caro-energia. Quali sono le novità che riguarderanno i bonus per l’edilizia? Cosa ne sarà della cessione del credito? Vediamo insieme le ultime notizie sui bonus edilizi 2023.

Il Superbonus nel 2023

Il Superbonus così come lo abbiamo conosciuto non esisterà più. Il Governo Meloni ha deciso di depotenziare questo strumento, abbassando la percentuale del contributo statale. A partire dal 2023 il Superbonus passerà dal 110% al 90% per i condomini e le abitazioni unifamiliari, queste ultime con una limitazione: devono essere usate come prima casa da proprietari e questi dovranno rientrare in un soglia di reddito calcolata in base al quoziente familiare, ancora in fase di definizione.

Coloro che hanno un reddito oltre una certa soglia non hanno più la possibilità di accedere al superbonus.

Il tema del Superbonus è ancora molto combattuto e non si ancora una guida definitiva. Ci sono ancora altre proposte da valutare ma una cosa è certa, ci sarà un importante cambiamento rispetto a quello che è stato fatto fino ad ora. Se vuoi saperne di più e restare aggiornato in materia ti suggeriamo il nostro Corso Superbonus.

Cos’è il superbonus

Il Superbonus è un’agevolazione fiscale disciplinata dall’art. 119 decreto legge n. 34/2020 e consiste in una detrazione del 110% delle spese sostenute a partire dal 1 luglio 2020. La detrazione era valida per la realizzazione di interventi finalizzati a migliorare l’efficienza energetica e il consolidamento statico, o la riduzione del rischio sismico, degli edifici già esistenti. Tra i requisiti per potervi accedere vi erano le classi energetiche per il Superbonus 110%, ovvero lo scatto di due classi in avanti rispetto a quella di partenza.

Gli interventi oggetto dell’agevolazione troviamo l’installazione di impianti fotovoltaici, le infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici, i nuovi infissi e molto altro. Il legame tra questi interventi, cappotto termico ed ecobonus è sempre stato alla base per poter accedere alle detrazioni.

Il Superbonus si affianca ad altre agevolazione, in vigore da molti anni, rivolti a interventi di riqualificazione energetica degli edifici, per il recupero del patrimonio edilizio e antisismici (sismabonus).

Bonus edilizi, oltre il Superbonus

Il Superbonus è stato il protagonista di questi ultimi anni nel campo edile, pensato per rilanciare l’economia e, più nello specifico, il settore dell’edilizia. Oltre a questa importante agevolazione, esistono altri bonus che resteranno attivi nel 2023 e nel 2024. Quali sono?

Tra le detrazioni che restano ancora in vigore troviamo:

  • bonus ristrutturazioni 50%
  • detrazioni su mobili e grandi elettrodomestisti
  • bonus per l’efficientamento energetico degli edifici
  • agevolazioni per l’adeguamento sismico

Non è stato confermato invece il bonus facciate che risulta in scadenza il 31 dicembre 2022. Per quanto riguarda le altre scadenze aggiornate dei bonus edilizi, attualmente è previsto un termine entro il 2024.

Bonus ristrutturazioni al 50%

Il bonus ristrutturazioni edilizia per lavori di manutenzione straordinaria e ordinaria, per il restauro, le ristrutturazioni, la realizzazione di box auto, l’installazione impianti fotovoltaici, di grate a finestre o videocamere, resta attivo anche per il 2023. Questa agevolazione consente di recuperare con credito d’imposta o sconto in fattura il 50% della spesa sostenuta.

I richiedenti possono ripartire la detrazione in 10 anni in rate di pari importo fino alla spesa massima di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare. A partire dal 2024 sarà ancora possibile sfruttare questo incentivo ma nella misura del 36% con tetto massimo fissato a 48mila euro.

Bonus barriere architettoniche

L’obiettivo di questa agevolazione è quella di favorire l’eliminazione delle barriere architettoniche che caratterizzano i nostri edifici. Questa è confermata anche per il 2023 con un’aliquota che passa dal 75% al 50%. Il bonus si applica a tutti i lavori destinati ad agevolare la realizzazione di rampe nei condomini, ascensori o montacarichi per agevolare e semplificare l’ingresso negli edifici senza alcuna discriminazione.

Ecobonus e Sismabonus

Ed infine, sono confermati anche l’ecobonus e il sismabonus. L’ecobonus proseguirà con una detrazione del 65% prevista fino al 31 dicembre 2024. Il sismabonus proseguirà invece con le seguenti percentuali detraibili:

  • del 50% per le spese dal 1º gennaio 2017 al 31 dicembre 2024;
  • dal 70% all’80% in caso di una riduzione del rischio sismico di una o due classi;
  • dall’80% all’85% in caso di lavori che interessano parti comuni di un condominio.

Il tetto massimo è di 96.000 euro che può essere suddiviso in 5 quote annuali dello stesso importo.

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