Scandalo fondi europei in Italia
Il 66% dei fondi europei destinati all’Italia non viene speso
Inutilizzati 4,135 miliardi di euro su 6,223 miliardi, peggio hanno fatto solo Repubblica ceca, Romania, Lussemburgo e Irlanda
La Commissione europea ha reso noti ieri i dati sull’utilizzo dei fondi europei in tutti gli Stati membri, e ha annunciato il varo di una proposta per riportare nel bilancio del 2015 e, in minima parte, anche dei due anni successivi i pagamenti inizialmente previsti per il 2014 e finora inutilizzati: si tratta complessivamente di 21,105 miliardi di euro rispetto ai 61,754 miliardi inizialmente programmati.
Una misura che potrebbe giovare all’Italia, vista la completa o quasi incapacità italica di utilizzare i fondi europei.
Dai dati comunicati dalla Commissione Europea emerge che l’Italia non è riuscita a spendere nel 2014 il 66% dei fondi europei , circa 4,135 miliardi di euro su 6,223 miliardi di finanziamenti che avrebbero dovuto essere utilizzati entro la fine dell’anno. Fra i grandi Paesi dell’Unione la percentuale italiana di inutilizzo dei fondi europei è la più elevata; la media comunitaria si attesta al 34%.
La regione italiana messa peggio è la Calabria, il cui programma operativo, inviato a Bruxelles a metà dicembre, è stato rimandato al mittente per le informazioni erronee contenute.
Errori gravissimi che denotano un’assoluta mancanza di preparazione e di attenzione alle possibilità offerte dai fondi europei. Possibilità enormi che decine di amministratori non riescono a comprendere, per citarne giusto una, i fondi strutturali europei non rientrano nel patto di stabilità e possono essere spesi per genere direttamente occupazione.
Dovranno inoltre essere rivisti i programmi operativi di Molise e Puglia, e i progetti specifici relativi alla Legalità, alle Città metropolitane e alla Ricerca e Innovazione, in quanto non hanno tenuto sufficientemente conto delle osservazioni critiche della Commissione.
Peggio dell’Italia solo:
Repubblica ceca (100% dei fondi inutilizzati), Romania (78%), Lussemburgo (69%) e Irlanda (67%)
I paesi più efficienti nell’uso dei fondi europei sono invece Austria, Portogallo, Lettonia, Estonia, Svezia, Slovacchia, Slovenia, Finlandia, e Polonia. In questi stati la percentuale di non utilizzo è bassissima, tra lo 0 e il 3%. Paesi in cui la disoccupazione in linea con i trend europei è in calo e in cui le nuove start up trovano terreno fertile.
0 Commenti
Non ci sono commenti!
Non ci sono ancora commenti, ma puoi essere il primo a commentare questo articolo.