Fatturazione elettronica: pesanti rischi per le piccole imprese, rinviare subito l’introduzione
L’entrata in vigore della fatturazione elettronica obbligatoria per tutte le imprese tra soli nove mesi rischia di arrecare un grave danno al sistema produttivo
L’entrata in vigore della fatturazione elettronica obbligatoria per tutte le imprese tra soli nove mesi rischia di arrecare un grave danno al sistema produttivo, in particolare alle imprese di minore dimensione. Per questo ne è indispensabile un rinvio.
È quanto emerge dai lavori della Commissione nazionale di 19 esperti costituita dalla CNA con l’obiettivo di studiare i problemi che derivano dalla introduzione della fatturazione elettronica e di individuare una soluzione ottimale per le imprese e per le istituzioni.
La Commissione ha messo in luce i pesanti rischi dell’appuntamento del primo gennaio 2019. Non ritiene una scelta saggia l’avvio del sistema senza farlo precedere da un periodo adeguato di sperimentazione e di test rigorosi e controllati, concordati e condivisi con le grandi associazioni di rappresentanza delle imprese. Va scongiurato, prima di tutto, il rischio che si blocchi rendendo impossibile l’arrivo delle fatture a destinazione e il relativo incasso.
Insieme all’avvio graduale occorre eliminare da queste procedure la firma elettronica, riducendo all’osso le informazioni necessarie alla compilazione corretta e completa della fattura elettronica. Su richiesta delle imprese, inoltre, lo Sdi (Servizio di interscambio digitale dell’Agenzia delle Entrate) dovrà trasmettere le fatture anche agli intermediari e fornire gratuitamente il servizio di archiviazione elettronica delle fatture per tutti i fini fiscali e civilistici.
La Commissione di esperti chiede infine che, contestualmente all’entrata in vigore della fatturazione elettronica, vengano:
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