Progetti di riqualificazione urbana: a Parma il futuro si progetta con un Workshop

Un workshop aperto a tutta la cittadinanza per discutere del futuro e indicare possibili progetti di riqualificazione urbana degli edifici industriali del centro storico

Riuso Urbano
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Riqualificazione e rigenerazione urbana sostenibile, sono queste le linee guida su cui a Parma si sono confrontati architetti e urbanisti nel corso di un proficuo workshop, organizzato da Comune di Parma e Ordine degli Architetti Parmensi sul tema dei Progetti di riqualificazione urbana.

Porre l’attenzione sul mancato utilizzo di edifici che, per le cause più diverse, hanno perso la loro funzione originaria e sono attualmente abbandonati o utilizzati in modo del tutto parziale o improprio, rappresenta oggi l’impegno necessario per una profonda rigenerazione dei luoghi urbani. A questo dovrebbero essere finalizzati i diversi progetti di riqualificazione urbana in discussione nella città di Verdi ormai dal 2014.

L’obiettivo è quello di praticare una sorta di “tutela attiva”: gli immobili abbandonati costituiscono una vera e propria risorsa, della quale è necessario non solo proteggere la consistenza materica, ma anche valorizzare le potenziali interazioni con il contesto insediativo, attivando processi di riqualificazione socio-economica a scala più vasta e attribuendo allo stesso bene nuove funzioni compatibili e sostenibili con lo sviluppo urbano e ambientale.

In questo senso, a Parma, si è concentrata una speciale attenzione su un grande complesso industriale dismesso (ex fabbrica Manzini ed ex sede Centro Studi Archivio Comunicazione), strategico come collocazione e suggestivo per impianto architettonico. L’insieme di edifici si trova in prossimità del centro storico di Parma, nel quartiere San Leonardo, zona in cui si colloca la prima espansione industriale della città, favorita dalla vicinanza della rete ferroviaria. Il contesto attuale, caratterizzato da una forte connotazione sociale e multietnica e costituito da un tessuto edilizio disordinato, dove predomina la residenza a fianco di una forte presenza di piccola industria, artigianato e commercio, è attualmente interessato da importanti interventi di riqualificazione urbana.

L’immobile è stato per anni sede della ditta Manzini, che produceva macchinari per l’industria alimentare. Gli edifici attuali sono costruiti a partire dal 1945, e terminati nel 1963, con la realizzazione del “padiglione Nervi” (così detto per il particolare tipo di copertura a campata unica di grandissima dimensione realizzata su presunto brevetto dell’ing. Nervi). Dal 2002 il complesso rimane inutilizzato. Tra il 2004 e il 2006, gli edifici vengono acquistati dalla STU Pasubio per la realizzazione del P.R.U. Pasubio, solo in parte attuato; in questa ottica viene demolito il capannone ad est del Padiglione Nervi. Oggi l’immobile sta per essere ceduto al Comune di Parma in forza degli accordi tra Comune e proprietà, che regolano l’attuazione del comparto Pasubio.

I partecipanti al workshop, selezionati tramite bando pubblico, si sono organizzati in gruppi di lavoro dinamici che si sono confrontati per proporre ed elaborare idee per valorizzare e trasformare lo spazio dismesso in centro socioculturale (unico elemento invariante). Più di cento i cittadini e oltre trenta tra aziende e associazioni hanno aderito al workshop che si è svolto all’interno dell’edificio stesso. Sono uscite 16 proposte che in una successiva giornata di riflessione ed approfondimento si sono condensate in un’unico documento, che è stato consegnato all’Amministrazione Comunale che lo ha recepito come documento base del futuro intervento di riqualificazione dell’area.

Durante il workshop i partecipanti hanno condiviso l’idea di occupare il luogo mediante un uso temporaneo sperimentale, auspicando che questa azione potesse agire direttamente sulla riqualificazione dell’area con positive ricadute sull’ambiente circostante. L’Ordine ha avuto dall’attuale proprietà la concessione gratuita degli spazi e, per la gestione operativa, ha promosso la costituzione di un’associazione culturale denominata Workout Pasubio.

In questi grandi spazi chiunque (cittadini, associazioni, enti, imprese) può avanzare proposte di utilizzo dei vari locali: è possibile programmare eventi o iniziative da parte di chiunque creda agli obiettivi che l’associazione si è posta: possibilità di rigenerare il luogo, utilità rispetto ai temi di lavoro, cultura, formazione e socialità, capacità di saldare nuove reti solidaristiche nella comunità. Dalla data di inaugurazione degli spazi (27 maggio 2015) ad oggi si sono svolti più di 600 eventi con presenza di circa 80.000 persone.

Ora la parola passa ai professionisti che, attraverso uno strumento concorsuale aperto ed inclusivo, potranno esprimere il talento progettuale dando così forma stabile al patrimonio immateriale di idee, relazioni e creatività cresciuto durante l’uso temporaneo.

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Giornalista, Fotoreporter, Copywriter, Blogger, Web Writer, Addetto Stampa per giornali, riviste, enti pubblici e blog aziendali. Provo a descrivere il loro mondo e le loro storie, le loro passioni e le loro idee. "Tutto quello che ho per difendermi è l’alfabeto; è quanto mi hanno dato al posto di un fucile" P.R.

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