Edilizia e legge di stabilità 2016: tutti i provvedimenti in arrivo dal Governo

Edilizia e legge di stabilità 2016: giovedì 15 ottobre, il Governo, ha approvato il D.L con tutte le disposizioni per la Legge di Stabilità.

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Edilizia e legge di stabilità 2016: il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge recante le disposizioni per la formazione della Legge di bilancio pluriennale, le disposizioni prevedono il licenziamento di una manovra finanziaria da 26,5 miliardi di euro, che potrà aumentare fino a 29,5 miliardi in base all’accoglimento o meno della richiesta, avanzata alla Ue, di utilizzare uno 0.2% di spazio di patto in più per la “clausola migranti”.

All’interno delle pieghe della legge di stabilità 2016 sono previsti alcuni interventi specifici per i lavoratori autonomi, il collegato alla legge di stabilità infatti prevede sei diversi interventi che nelle intenzioni del Governo dovrebbero facilitare la vita alle partite iva operanti per lo più nei settori tecnici (architetti, ingegneri, geometri …), una boccata d’ossigeno al comparto dell’edilizia dalla legge di stabilità 2016 quindi?

Vediamo nel dettaglio quali sono le principali novità del collegato che interesseranno i professionisti dell’edilizia con la prossima legge di stabilità 2016:

  • deducibilità delle spese per la formazione e la riqualificazione professionale: tra i contenuti più interessanti presenti nel collegato alla legge di stabilità 2016, spicca la possibilità per gli ingegneri e gli autonomi di detrarre al 100% dalla propria dichiarazione dei redditi le spese per la formazione e l’aggiornamento professionale, fino a un massimo di 10.000 euro.

  • nuovo sistema per regolare i contenziosi: viene finalmente superato il dettato dell’articolo 409 del codice di procedura civile, secondo il quale , l’applicazione del rito speciale si ha solo in caso di rapporti di lavoro subordinato, parasubordinato e di agenzia

  • possibilità di mettere in mora i committenti che non pagano la parcella: sarà possibile applicare gli interessi di mora per i ritardati pagamenti nei rapporti di lavoro tra autonomi e tra autonomi e imprese

  • nuove tutele per la maternità e congedo parentale dei liberi professionisti: il congedo di maternità e paternità per i professionisti che hanno un figlio nato nel 2016 sarà di 6 mesi per i primi 3 anni di vita del bambino con il medesimo trattamento economico riservato, finora, ai soli lavoratori dipendenti

  • la definizione di “lavoro agile”: per lavoro agile si intende una prestazione effettuata solo in parte nei locali dell’impresa e con un limite massimo di orario stabilito dai contratti collettivi nazionali, registrato anche mediante dispositivi elettronici

  • facilitazioni per la partecipazione degli autonomi ai bandi di gara pubblici: le P.A saranno obbligate a favorire l’accesso dei liberi professionisti alle gare di appalto, scrivendo i testi dei bandi di partecipazione e adattando le procedure in modo tale da renderle compatibili con le caratteristiche dei lavoratori autonomi

Punti specifici per quanto riguarda il mondo dell’edilizia quelli che la legge di stabilità 2016 sembra pronta a ufficializzare e che noi, abbiamo appena illustrato. Dettagli che non possono però far dimenticare gli altri punti che saranno (a scanso di sorprese dell’ultimo minuto ndr ) presenti all’interno della legge di stabilità che nei piani degli economisti di governo dovrebbe rappresentare un passaggio importante verso una nuova era per tutti i professionisti italiani.

Qui di seguito i punti principali della legge di stabilità 2016:

  • Eliminazione degli aumenti di Accise e Iva: vengono disattivate per il 2016 le clausole di salvaguardia previste dalle precedenti disposizioni legislative per un valore di 16,8 miliardi. Di conseguenza non ci saranno aumenti di Iva e Accise.

  • Imu e Tasi: l’imposta sulla prima casa viene abolita per tutti per una riduzione fiscale complessiva pari a circa 3,7 miliardi. La Tasi viene abolita anche per l’inquilino che detiene un immobile adibito ad abitazione principale.

  • Imu Agricola: vengono esentati dall’Imu tutti i terreni agricoli ( montani, semi-montani o pianeggianti ndr ) utilizzati da coltivatori diretti, imprenditori agricoli professionali e società. L’alleggerimento fiscale per chi usa la terra come fattore produttivo è pari a 405 milioni.

  • Compensazioni ai comuni: i Comuni saranno interamente compensati dallo Stato  per la perdita di gettito conseguente alle predette esenzioni di Imu e Tasi su abitazione principali.

  • Patto di Stabilità: le nuove regole consentiranno ai Comuni che hanno risorse in cassa di impegnarle per investimenti per circa 1 miliardo nel 2016. In aggiunta sarà consentito lo sblocco di pagamenti di investimenti già effettuati a condizione che i comuni abbiano i soldi in cassa.

  • Imu imbullonati:  gli imbullonati non saranno più conteggiati per il calcolo delle imposte immobiliari per un alleggerimento fiscale pari a  530 milioni di euro.

  • Irap in agricoltura e Pesca: dal 2016 viene azzerata.

  • Ammortamenti: la misura è volta a incentivare gli investimenti in beni strumentali nuovi (a partire dal 15 ottobre 2015 e fino al 31 dicembre 2016) attraverso il riconoscimento di una maggiorazione della deduzione ai fini della determinazione dell’Ires e dell’Irpef. La maggiorazione del costo fiscalmente riconosciuto è del 40% portando al 140% il valore della deduzione.

  • Ires: si ridurrà del 3,5%, dall’attuale 27,5% al 24%, a partire dal 2017, con uno sgravio di 3,8 miliardi nel primo anno che arriverà a circa 4 miliardi dall’anno successivo. Si potrà anticipare di un anno l’entrata in vigore della riduzione dell’aliquota qualora le istituzioni europee accordino la ‘clausola migranti’.

  • Professionisti e imprese di piccole dimensioni: la norma viene modificata per ampliare l’accesso al regime fiscale forfettario di vantaggio (regime dei minimi ndr ). La soglia di ricavi per l’accesso a tale regime viene aumentata di 15.000 euro per i professionisti (portando così il limite a 30.000 euro ndr ) e di 10.000 euro per le altre categorie di imprese. Viene estesa la possibilità di accesso al regime forfettario ai lavoratori dipendenti e pensionati che hanno anche un’attività in proprio a condizione che il loro reddito da lavoro dipendente o da pensione non superi i 30.000 euro. Per le nuove start up viene previsto un regime di particolare favore con l’aliquota che scende dall’attuale 10% al 5% applicabile per 5 anni (anziché 3 anni ndr ). In attesa di una riforma strutturale sulla fiscalità delle società di persone, aumenta la franchigia di deduzione IRAP per questa tipologia di imprese da 10.500 a 13.000 euro.

  • Assunzioni: anche per le nuove assunzioni a tempo indeterminato effettuate nel 2016 sarà prevista una agevolazione attraverso la riduzione dei contributi al 40% per 24 mesi, misura che complessivamente porterà a un alleggerimento pari a 834 milioni nel 2016 per salire a 1,5 miliardi nel 2017.

  • Bonus Edilizia: viene aumentata dal 36% al 50% la detrazione sulle spese sostenute per le ristrutturazioni edilizie, confermando l’attuale livello di agevolazione. La detrazione viene mantenuta anche per l’acquisto dei mobili e di grandi elettrodomestici.  Si conferma al 65% il cosiddetto ‘ecobonus’, la detrazione sulle spese per gli interventi di riqualificazione energetica degli immobili.

  • Contrattazione decentrata: sulla quota di salario di produttività, di partecipazione agli utili dei lavoratori o di welfare aziendale derivante dalla contrattazione aziendale si applicherà l’aliquota ridotta del 10% con uno sgravio fiscale complessivo di 430 milioni nel 2016 che sale a 589 negli anni successivi. Il bonus avrà un tetto di 2.000 euro (estendibile a 2.500 se vengono contrattati anche istituti di partecipazione ndr ) e sarà utilizzabile per tutti i redditi fino a 50.000 euro.

  • Canone RAI: si riduce dagli attuali 113,50 a 100 euro. Si pagherà attraverso la bolletta elettrica della casa di abitazione. Restano in vigore le attuali esenzioni.

  • Uso del contante: la soglia per i pagamenti in contanti sale da 1.000 a 3.000 euro.

  • Cooperazione: crescono i fondi per la cooperazione internazionale: 120 milioni nel 2016.

  • Sostegno ai più deboli: 90 milioni nel 2016 per la Legge sul “Dopo di noi” per sostenere persone con disabilità al venir meno dei familiari. Rifinanziamento del Fondo per la non autosufficienza per un totale di 400 milioni di euro.

  • Semplificazioni fiscali: si anticipa di un anno la semplificazione delle sanzioni amministrative in campo fiscale. Le imprese si vedranno subito rimborsare l’IVA per i crediti non riscossi, senza dover aspettare la fine delle procedure concorsuali. Si permette lo scioglimento delle società di comodo.

  • Contrasto alla povertà: viene istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il ‘Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale’ al quale è assegnata la somma di 600 milioni di euro per il 2016 e di un miliardo a decorrere dal 2017. Il Fondo finanzierà la legge delega sulla povertà che verrà approvata come collegato alla legge di stabilità. Parte la prima misura strutturale contro la povertà, che sarà prioritariamente rivolta alle famiglie povere con minori a carico. Viene poi istituito, in via sperimentale, un altro fondo finalizzato a misure di sostegno contro la povertà educativa, alimentato da versamenti effettuati dalle fondazioni bancarie. Attraverso questa seconda iniziativa si rendono disponibili ulteriori 100 milioni l’anno.

  • Pensionati: aumenta la “no tax area”, ossia la soglia di reddito entro la quale i pensionati non versano l’Irpef. Per i soggetti sopra i 75 anni si passa dall’attuale soglia di 7.750 euro a 8.000. euro, sostanzialmente lo stesso livello previsto per i lavoratori dipendenti.  Per i pensionati di età inferiore ai 75 anni la “no tax area” aumenta da 7.500 euro a 7.750 euro.

  • Salvaguardia pensioni: viene prevista la settima operazione di “salvaguardia” a favore dei soggetti in difficoltà con il lavoro e che non hanno ancora maturato i requisiti della legge Fornero per accedere al pensionamento. Per finanziare la settima ‘salvaguardia’ si spendono le risorse non utilizzate nelle precedenti salvaguardie chiuse.

  • Opzione donna: il regime sperimentale per le donne che intendono lasciare il lavoro con 35 anni di contributi e 57-58 anni di età (e la pensione calcolata con il metodo contributivo ndr ) viene esteso al 2016, anno in cui devono essere maturati i requisiti.

  • Part Time: la norma è finalizzata ad accompagnare i lavoratori più anziani al pensionamento in maniera attiva. Si potrà chiedere il part time ma senza avere penalizzazioni sulla pensione perché lo Stato si farà carico dei contributi figurativi. Il datore di lavoro dovrà corrispondere in busta paga al lavoratore la quota dei contributi riferiti alle ore non prestate, che si trasformeranno quindi in salario netto.

  • Cattedre universitarie: 500 nuovi professori saranno selezionati sulla base del merito tra i migliori cervelli, all’estero o “in trappola” in Italia, in settori strategici per il futuro del Paese. Per tale misura sono previsti 40 milioni per il prossimo anno e 100 milioni dal 2017.

  • Giovani ricercatori: all’assunzione di 1.000 nuovi ricercatori vengono destinati 45 milioni nel 2016, che salgono a 60 milioni nel 2017 e a 80 milioni nel 2018.

  • Specializzandi medici: 6.000 borse di studio per gli specializzandi medici, per assicurare qualità e prospettiva al sistema sanitario nazionale.

La Legge di bilancio pluriennale prosegue, cosi come diffuso dallo stesso Governo, “ il piano di taglio delle tasse, avviato lo scorso anno, intensificando inoltre la lotta contro la povertà e la tutela delle fasce più deboli della popolazione, procede con la spending review”.

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Giornalista, Fotoreporter, Copywriter, Blogger, Web Writer, Addetto Stampa per giornali, riviste, enti pubblici e blog aziendali. Provo a descrivere il loro mondo e le loro storie, le loro passioni e le loro idee. "Tutto quello che ho per difendermi è l’alfabeto; è quanto mi hanno dato al posto di un fucile" P.R.

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