Professione geometra: quali prospettive per i geometri del domani? Conviene ancora diventare geometra?

L’evoluzione della professione di geometra, vede da un lato percorsi diversi per l’accesso alla professione che vanno necessariamente armonizzati

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Professione geometra, quale futuro per i geometri italiani? Al Teatro Ariston di Mantova presentato “Prospettiva geometra – dall’Istituto Tecnico per Geometri all’UniGeom”, convegno sul disegno di legge 4030 relativo alla disciplina della professione del Geometra. L’iniziativa “Prospettiva geometra – dall’Istituto Tecnico per Geometri all’UniGeom”, organizzata dai Collegi dei Geometri delle province di Mantova, Verona e Cremona, con la Consulta Regionale dei Geometri e Geometri Laureati della Lombardia, ha visto l’intervento, dinanzi ad una platea di circa 400 ragazzi, tutti studenti degli Istituti CAT, del Presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli, il Delegato Cipag e Presidente del Collegio dei Geometri di Bergamo Renato Ferrari, l’Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Mantova, Marianna Pavesi, rappresentanti dell’Ufficio Scolastico per la Lombardia e i Dirigenti degli Istituti CAT del territorio.

Intento dell’incontro è stato ripercorrere l’evoluzione del percorso formativo per diventare geometra, partendo dalla riforma della scuola fino all’istituzione di una laurea abilitante per geometri, e affrontare, attraverso i singoli interventi della Tavola rotonda, tutti i più attuali temi ancora in via di discussione, come ad esempio l’Alternanza Scuola/Lavoro e il futuro del diplomato CAT.

Nelle parole di apertura del Presidente del Collegio di Mantova Davide Cortesi, l’iniziativa vuole essere l’ideale prosecuzione di “Valore Geometra”, l’evento della categoria che si è svolto a Roma lo scorso ottobre, con l’intento di “portare qui la stessa esperienza, per far capire ai ragazzi, alla scuola, alle istituzioni e alla filiera cosa è diventato oggi il geometra, dopo una lunga trasformazione, per certi versi ancora in atto”.

Si è unito a lui, soprattutto nell’incoraggiare i ragazzi presenti ad essere sempre positivi nello svolgimento della professione geometra, il Presidente del Collegio di Verona Roberto Scali, sottolineando l’importanza della missione svolta dal Collegio per migliorare il futuro della categoria, “per trasferire ai futuri geometri le giuste conoscenze per farli innamorare del lavoro che faranno in futuro. L’identità del geometra ,ha aggiunto, non è mai scomparsa. Il geometra è utile al suo territorio se si apre sempre a nuove esperienze , ma soprattutto è indispensabile alla filiera, perché si occupa di tutto ciò a cui gli altri professionisti dedicano poco tempo”.

Introducendo l’argomento principale del convegno, il Presidente della Consulta Regionale dei Geometri e Geometri Laureati della Lombardia Fausto Alberti, ha voluto ringraziare il Presidente Maurizio Savoncelli e tutto il Consiglio Nazionale dei Geometri e Geometri Laureati per il grande impegno profuso per il raggiungimento di un obiettivo da molto tempo atteso, quale quello della “realizzazione di una laurea junior che potesse dare maggiore qualificazione ai nostri giovani. E sono molto contento, ha concluso, che sia partito quest’anno a Lodi il primo corso di laurea presso un CAT, che premetterà ai ragazzi di studiare nel loro territorio”.

Il Presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli ha ripercorso l’evoluzione della figura professionale del geometra, alla luce di tutte le riforme che si sono succedute negli anni e che hanno portato oggi ad una situazione che vede da un lato percorsi diversi per l’accesso alla professione che vanno necessariamente armonizzati, anche al fine di omologare il geometra italiano al geometra europeo, e dall’altro le competenze professionali e gli ambiti di attività dei geometri che spaziano da quelle strettamente legate alla vita quotidiana, al contenzioso, alle attività di nuovissima generazione, alla ricostruzione post-sisma alla prevenzione.

Esiste la necessità, ha detto Savoncelli, di dare un contributo alla società civile e al Paese in un periodo di crisi decennale e per avere una vera e apprezzabile ripresa sono necessari strumenti legislativi che facciano fare un salto di qualità, a partire proprio dalla scuola. Per consentire ai nostri futuri geometri di potersi muovere liberamente per l’Europa, in un mondo sempre più globale e in una economia sempre più dinamica, l’evoluzione deve proseguire verso il riconoscimento di un titolo di studio unitario”.

Il Presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli ha poi constatato come la professione geometra ha tenuto bene, meglio di tante altre, durante questi ultimi anni.

Infine, ha spiegato che “la proposta di legge Malpezzi, attualmente incardinata nelle Commissioni 7° e 8° della Camera dei Deputati, ha ricevuto un apprezzamento trasversale, raccogliendo più di 100 firmatari appartenenti a diverse forze politiche presenti in Parlamento. L’introduzione di una laurea triennale professionalizzante e abilitante, con un esame finale che sostituisce la tesi tradizionale e ha valenza di esame di Stato, e basata sulla stretta collaborazione tra le Università, che rilasciano il titolo, gli Istituti CAT del territorio e i Collegi provinciali, mira quindi ad elevare il nostro titolo. Perché l’osmosi tra noi e la professione che svolgiamo dura per tutta la vita, ci regala grandi soddisfazioni e ci arricchisce ogni giorno. La società, ha concluso Maurizio Savoncelli, ha bisogno di geometri che siano sempre più tecnici polivalenti, che sappiano diversificare continuamente la propria attività. I cittadini si fidano di noi”.

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Giornalista, Fotoreporter, Copywriter, Blogger, Web Writer, Addetto Stampa per giornali, riviste, enti pubblici e blog aziendali. Provo a descrivere il loro mondo e le loro storie, le loro passioni e le loro idee. "Tutto quello che ho per difendermi è l’alfabeto; è quanto mi hanno dato al posto di un fucile" P.R.

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