Piccole e medie imprese: sempre più online ma ancora poco social
Gli ultimi dati ISTAT dimostrano che le piccole e medie imprese italiane sono sempre più connesse ma ancora poco attente alle potenzialità offerte dai social.
Piccole e medie imprese e liberi professionisti sono sempre più coinvolti nell’evoluzione dei loro servizi verso il digitale.
Secondo i più recenti dati ISTAT sono sempre di più le piccole e medie imprese a presentare una connessione alla rete Internet , ad essere sensibile alla fatturazione elettronica, all’e-Commerce, ma sono ancora poche le piccole e medie imprese italiane a sfruttare le grandi potenzialità insite nei canali social.
A rivelarlo sono gli ultimi dati pubblicati dall’ISTAT sulla diffusione delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione nelle piccole e medie imprese italiane.
Ad oggi ben il 60% delle piccole e medie imprese italiana è dotato di una connessione wireless alla Rete, un dato in crescita rispetto al 49,8% del 2013.
Nel 2014 ad avere una connessione a Internet è ben il 98,2%, di cui
il 69,2% possiede un sito internet, percentuale che nelle piccole e medie imprese con almeno 250 dipendenti sale all’ 88,9%.
Dati che se lasciano l’Italia tra le posizione di coda nella classifica europea fanno comunque ben sperare per il 2015.
Aziende italiane ancora poco social
Il dato sconfortante è quello relativo all’ uso dei Social Media nelle aziende italiane.
Appena il 31,8% possiede un profilo sui social, percentuale che sale al 51% tra le aziende con almeno 250 dipendenti.
Per quanto riguarda l’e-Commerce, ad essere attive nel 2013 sui canali online era il 42,5% delle imprese contro il 44,4% del 2012; 8,2% ha venduto online dei prodotti nel 2013, contro il 7,6% del 2012; il 39,6% ha effettuato acquisti nel corso del 2013, contro il 41,7% del 2012.
In relazione alla fatturazione elettronica invece solo l’8,2% delle imprese dichiara di fatturare esclusivamente in forma cartacea ad altre imprese o alla PA. Solo il 5,4% utilizza la fatturazione elettronica in un formato adatto all’elaborazione automatica mentre il 56,7% ricorre alla fatturazione digitale non adatta all’ elaborazione automatica.
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