Partite Iva: tutte le novità in arrivo
Partite Iva, regime dei minimi, Irap, versamenti previdenziali, prosegue l’iter del Governo per completare la riforma fiscale
La riforma fiscale per le partite Iva è da mesi al centro del dibattito politico italiano, una riforma attesa da tanti e allo stesso tempo ampiamente criticata da altri. Dopo mesi di voci e indiscrezioni sembra comunque essere in direttiva di arrivo.
Uno dei prossimi e più impellenti obiettivi del Governo Renzi è infatti quello di definire una riforma fiscale per le partite Iva che possa, almeno a sentire le dichiarazioni governative, sbloccare e ridare ossigeno al comparto dei professionisti italiani.
Di cosa parliamo in questo articolo:
Ma vediamo nel dettaglio alcuni punti e novità che sembra faranno parte dell’imminente e definitiva riforma fiscale per le partite Iva:
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la prima importante novità è sicuramente quelle rappresentata dalla possibilità che il regime dei minimi non venga cancellato del tutto a partire dal 2016 per fare spazio al regime forfettario. Secondo diversi rumors il vecchio regime dei minimi potrebbe rimanere per tutte le start up per i loro primi tre anni di attività, e solo dopo subentrerebbe il regime forfettario con aliquota al 15%
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la seconda novità sembra che riguarderà l’l’Irap. Una grandissima novità, infatti nei piani del governo ci sarebbe la totale abolizione dell’Irap per le imprese costituite da persone fisiche e l’introduzione di limiti sugli acquisti di beni strumentali e sui compensi dei dipendenti. L’obiettivo sarebbe quindi quello di estendere a tutti il regime di cassa che attualmente viene applicato solo per alcune categorie di lavoratori.
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un altra novità riguarderà, almeno cosi sembra, l’aspetto dei versamenti previdenziali per tutte le partite Iva che non appartengono ad un albo con relativa cassa di previdenza obbligatoria e che quindi versano i loro contributi alla gestione separata Inps.
( l’iscrizione delle partite Iva alla gestione separata INPS prevede un’aliquota del 27,72% ma secondo la discussa legge Fornero entro il 2018 dovrebbe salire fino al 33,72%. Le categorie professionali che invece possiedono una cassa autonoma sono soggetti ad aliquote tra il 12 e il 16 % ndr )
Per risolvere le differenze e migliorare la situazione dei professionisti costretti a versare i contributi alla gestione separata INPS il Governo starebbe pensando ad intervenire cancellando del tutto gli scatti degli anni futuri, facendo tirare un sospiro di sollievo a quelle tantissime piccole partite Iva che convivono con questo incubo ormai da diversi anni.
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