Osservatorio Immobiliare 2016, tutti i dati aggiornati su vendite e locazioni

Osservatorio Immobiliare 2016: nei primi mesi dell’anno hanno trovato conferma i segnali di lenta ripresa del mercato immobiliare italiano

Corso Due Immobiliare
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Osservatorio Immobiliare 2016: nei primi mesi dell’anno hanno trovato conferma i segnali di lenta ripresa del mercato immobiliare italiano con i quali si era chiuso il consuntivo dell’anno 2015. La fase negativa dell’attuale ciclo immobiliare sembra essersi esaurita e sembra  prendere piede un recupero, anche se, come racconta la storia immobiliare italiana, i tempi della svolta tendono continuamente a dilatarsi. A certificare la ripresa è l’analisi contenuta nel 1° Osservatorio Immobiliare 2016 di Nomisma che ha monitorato, tra l’altro, il mercato delle 13 città intermedie: Ancona, Bergamo, Brescia, Livorno, Messina, Modena, Novara, Parma, Perugia, Salerno, Taranto, Trieste e Verona

Le tendenze dei mercati immobiliari cosiddetti “intermedi” mostrano segnali più positivi rispetto a quelli delle grandi città (ad esclusione di Milano e Roma che sembrano anticipare tali inclinazioni ndr). Si assiste all’aumento degli scambi, alla riduzione degli sconti praticati sui prezzi richiesti e allo stabilizzarsi dei tempi necessari alla vendita immobiliare.

Nei primi mesi del 2016 i segnali di ripresa non risultano però più circoscritti al solo settore residenziale. Per il secondo anno consecutivo infatti le transazioni si sono confermate in territorio positivo anche per quanto riguardo il segmento degli immobili destinati alle attività economiche. Le componenti che contribuiscono ad un’inversione di rotta nel non residenziale sono i negozi, e in parte i capannoni per l’industria. Il segmento terziario soffre invece ancora di scarso interesse, sia nei mercati maggiori che in quelli minori, oltre ad essere caratterizzato da una domanda molto selettiva interessata quasi esclusivamente ad alcuni mercati metropolitani, in particolare Milano, Roma e, in misura minore, Torino e Firenze.

La tendenziale ripresa del mercato, cosi come evidenziato dal primo osservatorio immobiliare 2016, è stata sostenuta inoltre dall’ulteriore calo dei prezzi, seppure in progressiva riduzione rispetto al passato. A questo proposito, evidenzia il rapporto, i valori dei mercati intermedi presentano una minore resistenza all’innesco della ripresa. L’ultima variazione annuale dei prezzi (2016/2015) è risultata compresa tra il -3,5% dei capannoni e il -1,5% delle abitazioni nuove. Le abitazioni usate, gli uffici e i negozi hanno fatto registrare flessioni del 2%, 2,1% e 2,3%.

L’altra componente del mercato immobiliare italiano esaminata dal primo osservatorio immobiliare 2016 è rappresentata dal segmento della locazione che, a consuntivo della fase recessiva, offre rendimenti piuttosto bassi e compressi in termini di variabilità tra i diversi mercati, nell’arco di un paio di punti percentuali in tutti i principali segmenti.

La locazione dell’abitazione risponde ad una domanda legata soprattutto alle nuove generazioni che, oltre a ricercare nuove soluzioni abitative per emancipazione dal nucleo di origine, nell’ultimo anno si sono spostate per motivi di studio o lavoro lungo la direttrice Mezzogiorno/Centro Nord. La componente di domanda che si rivolge all’opzione dell’affitto continua quindi ad essere consistente e pari a circa il 50%. Tra le tipologie di contratti stipulati si segnala la maggiore diffusione nell’ultimo biennio delle locazioni a canone concordato (che rappresentano oggi il 44,1% del totale).

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Giornalista, Fotoreporter, Copywriter, Blogger, Web Writer, Addetto Stampa per giornali, riviste, enti pubblici e blog aziendali. Provo a descrivere il loro mondo e le loro storie, le loro passioni e le loro idee. "Tutto quello che ho per difendermi è l’alfabeto; è quanto mi hanno dato al posto di un fucile" P.R.

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