Rivalutazione dei terreni, opportunità confermata nella Legge di Bilancio 2018

Nuova proroga per la rivalutazione terreni 2018 agricoli, edificabili e lottizzati in possesso dei contribuenti al 1° gennaio 2018.

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Per azzerare l’imponibile fiscale dei terreni, entro il prossimo mese di giugno 2018, è possibile procedere alla rivalutazione del valore dei terreni e delle aree edificabili, al fine di consentire al proprietario l’affrancamento delle plusvalenze

Come ogni anno, la manovra finanziaria riapre i termini per rivalutare il costo, o il valore di acquisto dei terreni allo scopo di azzerare le plusvalenze che, in caso di vendita, costituirebbero materia imponibile. Analogamente al passato, entro il prossimo 30 giugno la rivalutazione dovrà essere affidata a un tecnico abilitato, come il geometra (purché iscritto al ruolo dei periti e degli esperti in valutazioni immobiliari) che, effettuando una perizia giurata di stima, attribuirà ai terreni i valori di mercato alla data del 1 gennaio 2018. A tal punto, entro la fine del mese il proprietario è tenuto al versamento dell’imposta sostitutiva, nei termini e nelle modalità previste.

La rivalutazione dei terreni riguarda tutti i terreni che possono generare reddito, a prescindere dalla loro destinazione urbanistica e ai sensi dell’art. 67 del TUIR. In questa casistica rientrano anche la cessione di cubatura e i fabbricati assimilati all’area edificabile. La convenienza interessa, soprattutto, i casi di vendita delle aree edificabili. La rivalutazione dei terreni, infatti, consente di aumentare il costo fiscale del bene alienato e, di conseguenza, di ridurre l’imponibile da assoggettare a tassazione in sede di dichiarazione dei redditi, con il pagamento della plusvalenza.

Rivalutazione terreni 2018: terreni edificabili, agricoli e lottizzati

La rivalutazione terreni 2018, è sostanzialmente la possibilità per chi possiede i requisiti, di poter rivalutare il valore fiscale dei terreni posseduti siano essi di tipo agricolo che edificabile o lottizzato, in modo da ridurre le plusvalenze al momento della loro eventuale cessione.

Per plusvalenza si intende il reddito realizzato dalla vendita sul quale vengono poi calcolate le imposte da versare con la dichiarazione dei redditi.

Il vantaggio di rivalutare il terreno o la partecipazione, consiste proprio nel ridurre il costo fiscale sulla cessione, si consiglia pertanto prima di aderire all’opzione di calcolare i costi della nuova perizia sui beni e di verificare se il valore economico sarà effettivamente al ribasso, perché solo così la scelta di far rivalutare il terreno o la quota è a vantaggio del contribuente abbassando la tassazione ai fini IRPEF.

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