Messa in sicurezza di edifici pubblici: entro il 20 febbraio le richieste dei Comuni

I Comuni hanno tempo fino al 20 febbraio per richiedere on line i finanziamenti per la messa in sicurezza di edifici pubblici e territorio.

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I Comuni hanno tempo fino al 20 febbraio per richiedere on line i finanziamenti per la messa in sicurezza di edifici pubblici e territorio. Lo prevede il decreto del 29 gennaio pubblicato dal Dipartimento degli Affari interni e territoriali del Ministero dell’Interno che rende disponibili i primi 150 milioni di euro degli 850 milioni complessivi stanziati dalla Legge di Bilancio 2018 (comma 853, dell’articolo 1, della legge 27 dicembre 2017, n. 205), a favore dei comuni, che non risultano già beneficiari delle erogazioni connesse al “Bando periferie”, di contributi per investimenti in opere pubbliche di messa in sicurezza di edifici pubblici e del territorio.

I contributi sono quantificati nel limite complessivo di 150 milioni di euro per l’anno 2018, 300 milioni di euro per l’anno 2019 e di 400 milioni di euro per l’anno 2020. Ciascun comune può fare richiesta di contributo per una o più opere di messa in sicurezza di edifici pubblici, comprese le scuole, e del territorio, per un contributo complessivo non superiore a 5.225.000 euro. La richiesta da parte dei Comuni deve essere formulata al Ministero dell’interno-Direzione Centrale della Finanza Locale, esclusivamente con modalità telematica, tramite il Sistema Certificazioni Enti Locali (AREA CERTIFICATI TBEL, altri certificati), accessibile alla pagina del sito internet della stessa Direzione: http://finanzalocale.interno.gov.it/apps/tbel.php/login/verify. Il modello cartaceo, modello A allegato al decreto, costituisce solo la rappresentazione grafica del modello online

La richiesta per la messa in sicurezza di edifici pubblici può essere inoltrata fino alle ore 24:00 del 20 febbraio 2018.

Il modello contiene una parte in cui inserire la denominazione del comune ed il codice ente, ed una seconda parte in cui descrivere la tipologia di opera da realizzare, che deve necessariamente risultare inserita in uno strumento programmatorio (come ad esempio il piano triennale delle opere pubbliche). Qualora l’opera riguarda l’edilizia scolastica, dovrà essere inserito il “codice edificio” SNAES (Sistema Nazionale delle Anagrafi dell’Edilizia Scolastica). Per il singolo intervento andrà indicato: il CUP (Codice Univoco di Progetto), il costo complessivo dell’opera, l’importo del contributo richiesto e se l’opera è finanziata in parte con finanziamenti di altri Enti e la quota parte finanziata.

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