Inu Sicilia si schiera contro l’abusivismo edilizio: vicinanza all’ex sindaco di Licata Angelo Cambiano

Secondo INU Sicilia nell’arco di oltre un quarantennio, gli arenili siciliani e in particolare quelli delle provincie di Agrigento, Trapani, Palermo, Ragusa, Siracusa, Catania, sono stati erosi e privatizzati da una quinta di seconde case che non hanno risparmiato aree ad elevata naturalità come le foci dei fiumi e le zone umide

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“Con la sfiducia al Sindaco Cambiano, avvenuta per mano del consiglio comunale di Licata nei giorni scorsi, si è consumata una delle pagine più tristi della storia recente di Sicilia. L’illegalità ha avuto la meglio sulla legalità, la politica del malaffare e del compromesso ha vinto sulla buona politica, l’interesse di pochi disonesti ha avuto la meglio sull’interesse collettivo. Il tutto nel silenzio delle istituzioni regionali e nazionali che hanno lasciato solo un giovane Sindaco ripetutamente attaccato e minacciato.” Parole cariche di amarezza quelle con cui il Presidente INU Sicilia Prof. Paolo La Greca ha voluto commentare la notizia della sfiducia al Sindaco di Licata Angelo Cambiano. La news ha conquistato le prime pagine dei giornali nazionali tanto che diverse associazioni di categoria hanno rilasciato dichiarazioni a riguardo.

Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire cosa è successo a Licata nelle scorse settimane. Il Consiglio comunale di Licata (Agrigento) ha sfiduciato il sindaco ‘anti abusivi’ Angelo Cambiano, esponente di una lista civica. Nei mesi scorsi Cambiano aveva avviato una grande campagna di demolizione degli edifici abusivi che non ha entusiasmato una parte dei suoi cittadini. L’ormai EX SINDACO ha fatto abbattere in poco meno di un anno 67 case, così come prevede la legge.

“INU Sicilia” ha dichiarato La Greca nelle scorse ore “esprime la propria solidarietà al Sindaco di Licata Angelo Cambiano, la cui azione amministrativa, orientata alla tutela dell’ambiente e del paesaggio, ma soprattutto al rispetto della legalità è stata bruscamente interrotta da un consiglio comunale miope che ha anteposto gli interessi personali di pochi al bene comune e alla legalità.

INU contesta in maniera decisa la condotta politica e amministrativa orientata a minimizzare il fenomeno dell’abusivismo e della cultura dell’illegalità ad esso legata, fenomeno che ha deturpato in maniera definitiva le coste della Sicilia, ha eroso il territorio agricolo a ridosso delle città, ha compromesso numerose aree ad elevata naturalità presenti nell’isola.”

Secondo INU Sicilia nell’arco di oltre un quarantennio, gli arenili siciliani e in particolare quelli delle provincie di Agrigento, Trapani, Palermo, Ragusa, Siracusa, Catania, sono stati erosi e privatizzati da una quinta di seconde case che non hanno risparmiato aree ad elevata naturalità come le foci dei fiumi e le zone umide. Circa il 65% del totale delle istanze di sanatoria, presentate in Sicilia in occasione dei tre condoni edilizi si trova in comuni costieri. I dati evidenziano la portata e la complessità di un fenomeno che, mai affrontato con convinzione ed efficacia, è divenuto causa di effetti devastanti sul piano ambientale, economico e sociale. In tali contesti, le amministrazioni comunali e regionali che si sono avvicendate, impreparate a gestire il fenomeno e spaventate dall’idea di perdere consensi elettorali, non hanno mai tentato interventi seri per arginare il fenomeno, né tantomeno intrapreso azioni urbanistiche concrete finalizzate al recupero degli agglomerati abusivi e delle aree costiere da restituire alla collettività.

INU Sicilia contesta fermamente questo tipo di condotta politica che ha troppo spesso, accusa La Greca, dialogato con gli attori protagonisti dell’abusivismo, promettendo nuove sanatorie, rallentando le azioni di repressione, e derubricando in molti casi il fenomeno alla stregua di abusivismo di necessità, inteso come bisogno irrinunciabile di accesso al bene casa di proprietà.

“Ebbene, come INU Sicilia” ha puntato il dito il presidente La Greca “siamo convinti che l’abusivismo di necessità non esista, esiste piuttosto una necessità non più rinviabile di tutela e riqualificazione del paesaggio, in particolar modo del paesaggio costiero, tra i beni più importanti di Sicilia, esiste la necessità di azioni di governo del territorio finalizzate alla riduzione dei rischi territoriali, e alla riduzione dei consumi di suolo. Esiste la necessità del rispetto delle leggi urbanistiche e del ritorno della legalità.

Per INU Sicilia dovrebbero essere queste le reali necessità con cui l’azione di governo dovrebbe confrontarsi. L’azione del Sindaco Cambiano, si è concentrata sul rispetto delle leggi e sull’applicazione di ordinanze di demolizione previste da una legge troppo spesso non applicata, con conseguenze nefaste del proliferare del fenomeno. L’esecuzione di oltre 70 ordinanze di demolizione in due anni, costituisce un primato di legalità per l’isola e se l’azione del sindaco di Licata avesse avuto seguito fra i sindaci meno coraggiosi che governano i restanti 60 comuni costieri di Sicilia, avrebbe portato alla demolizione di migliaia di edifici insanabili, contribuendo a riqualificare sensibilmente il paesaggio costiero dell’isola.

“Riteniamo che sia questa la strada da intraprendere al più presto e per questo chiediamo un segnale politico forte” conclude La Greca “che parta proprio da Licata, dove l’encomiabile azione amministrativa del Sindaco Cambiano è stata ingiustamente interrotta tra il silenzio generale del governo nazionale e regionale. Per questo chiediamo al Presidente delle Regione Sicilia che il Commissario regionale che sostituirà il Sindaco fino a nuova elezione riceva mandato specifico di proseguire l’azione amministrativa del Sindaco Cambiano, continuando con le demolizioni, chiediamo che il Presidente recepisca e faccia proprie le parole del Ministro Del Rio, che nell’esprimere solidarietà al Sindaco Cambiano ha affermato che le demolizioni sono l’unico strumento valido per combattere in modo efficace e definitivo l’abusivismo edilizio.”

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Giornalista, Fotoreporter, Copywriter, Blogger, Web Writer, Addetto Stampa per giornali, riviste, enti pubblici e blog aziendali. Provo a descrivere il loro mondo e le loro storie, le loro passioni e le loro idee. "Tutto quello che ho per difendermi è l’alfabeto; è quanto mi hanno dato al posto di un fucile" P.R.

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