Guida ai finanziamenti europei 2022 per liberi professionisti
Le risorse messe in campo dalle Regioni superano i 2 miliardi di euro. Pubblicato il nuovo monitoraggio dei finanziamenti europei a disposizione dei progettisti italiani
Con le novità introdotte dal PNRR (Piano Nazionale di Ripartenza e Resilienza) l’interesse verso i finanziamenti europei è cresciuto notevolmente, soprattutto tra i liberi professionisti. Come saprai, il PNRR rappresenta una grande opportunità di lavoro per le imprese e i professionisti grazie a un programma di investimenti e riforme volte a favorire la digitalizzazione delle aziende e l’interesse verso tematiche ecologiche.
Per il 2022 sono previsti diversi finanziamenti europei volti a fornire una proposta coerente con il piano di ripartenza e resilienza. Quali sono e come accedere?
Di cosa parliamo in questo articolo:
Finanziamenti agevolati per liberi professionisti
Tra i contributi a fondo perduto 2022 troviamo i fondi PNRR per professionisti e imprese. Nello specifico, l’Unione Europea ha stanziato 191,5 miliardi di euro, da impiegare tra il 2021e il 2026. Di questi, 68,9 miliardi sono sovvenzioni a fondo perduto mentre 122,6 miliardi di euro prestiti, finanziati attraverso il Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza. A questi poi si aggiungono 30,6 miliardi di risorse nazionali del Fondo complementare e 13 miliardi del React EU.
Come anticipato, l’obiettivo di questi finanziamenti a fondo perduto è quello di favorire la transizione digitale del sistema produttivo. Per questo è previsto il rifinanziamento del piano Transizione 4.0 con incentivi a sostegno degli investimenti privati in beni capitali tecnologicamente avanzati (materiali e immateriali), ma anche per la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione.
Si punta inoltre all’internazionalizzazione delle PMI. Tra i servizi offerti dal Fondo della legge n. 394/1981, gestito da SIMEST, troviamo i contributi e i prestiti agevolati per le realtà che operano sui mercati esteri.
Inoltre, sono previsti strumenti importanti anche per il settore turistico. Nello specifico:
- credito di imposta per le strutture ricettive;
- incentivi all’aggregazione delle imprese turistiche;
- potenziamento del Fondo nazionale per il turismo per riqualificare gli immobili ad alto potenziale turistico e alberghi iconici per valorizzare l’immagine dell’ospitalità italiana e favorire l’ingresso di nuovi capitali privati;
- una sezione speciale del Fondo di garanzia PMI dedicata al settore turistico per facilitare l’accesso al credito per gli imprenditori che gestiscono un’impresa esistente o per i giovani che intendono avviare una propria attività.
Quali sono i finanziamenti per il 2022
Tra i finanziamenti per il 2022 previsti a livello europeo troviamo:
- Competitività delle imprese e delle PMI (COSME)
- Meccanismo per collegare l’Europa
- Ambiente e azione per il clima (LIFE)
- Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR)
- Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) – Spese connesse al mercato e pagamenti diretti
- Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG)
- Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca
- Fondo europeo di sviluppo regionale
- Fondi strutturali e di investimento europei (SIE)
- Programma dell’Unione europea per l’occupazione e l’innovazione sociale
- Fondo di garanzia per le azioni esterne
- Salute per la crescita
- Strumento di sostegno di emergenza all’interno dell’Unione
- Piano di investimenti per l’Europa
- Sistemi informatici
- Fondo di ricerca carbone e acciaio (RFCS)
- Strumento di sostegno tecnico (SST)
- Cooperazione territoriale
- Iniziativa per l’occupazione giovanile
Accedere ai fondi europei
L’accesso ai finanziamenti europei varia in base a cui si sceglie di partecipare. Quando parliamo di fondi europei, tra gli strumenti utili troviamo la Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, utile per individuare i finanziamenti, i dettagli sul programma e sulla call for proposal. Mentre per quanto riguarda i bandi gestiti a livello statale occorre fare capo ai diversi enti designati per l’erogazione, come ad esempio le regioni o agenzie specializzate. In caso di finanziamento diretto è necessario preparare una proposta progettuale oppure, nel caso di finanziamento indiretto, sarà necessario un business plan o altri documenti strettamente legati al tipo di bando.
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