Programma di recupero per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica

L’insieme degli alloggi di edilizia residenziale pubblica in Italia rappresenta un patrimonio di circa 1.000.000 di appartamenti, parte dei quali ad oggi hanno necessità di una messa a norma degli impianti e di interventi di risanamento più o meno consistenti, tanto da rappresentare una situazione molto diversificata

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Il MIT ha un ruolo di indirizzo e coordinamento sulle politiche abitative e mette in campo, in accordo con le Regioni e le Amministrazioni locali che hanno la competenza diretta sulla casa, una molteplicità di strumenti per favorire l’accesso all’abitazione del più ampio numero di persone possibile, in particolare per quelle fasce che, per reddito o condizioni sociali, hanno maggiori difficoltà ad accedere al mercato della casa.

L’insieme degli alloggi di edilizia residenziale pubblica in Italia rappresenta un patrimonio di circa 1.000.000 di appartamenti, parte dei quali ad oggi hanno necessità di una messa a norma degli impianti e di interventi di risanamento più o meno consistenti, tanto da rappresentare una situazione molto diversificata

Con la Legge di Stabilità 2016 il Governo ha deciso di dare priorità al recupero degli alloggi di edilizia residenziale pubblica attraverso interventi di ristrutturazione mirati, per migliorare le condizioni degli alloggi popolari. L’obiettivo, indicato dal Ministro Graziano Delrio, è di azzerare gli alloggi vuoti e risanare gli alloggi in cattivo stato entro il 2020.

Pertanto è stato chiesto alle Regioni di indicare, per i loro territori, il numero e lo stato degli alloggi per i quali è necessario intervenire.

É emerso che 5.767 alloggi sono vuoti a causa di piccoli danni o problemi, che però ne compromettono l’abitabilità e circa 42.000 alloggi sono in cattivo stato e necessitano di opere di risanamento e manutenzione straordinaria più importanti.

Per agire in modo rapido ed efficiente si è scelto di suddividere gli elenchi degli alloggi inviati dalle Regioni in due tipologie di intervento:

  • recuperare gli alloggi vuoti a causa di piccoli danni o problemi che però ne compromettono l’abitabilità, ai quali sono stati destinati finanziamenti fino a 15.000 € per intervento, da attuare con la massima urgenza;

  • risanare e mettere a norma gli alloggi in cattivo stato per i quali si rende necessaria una manutenzione straordinaria più impegnativa e per ciascuno di questi è disponibile uno stanziamento fino a 50.000 €;

Sono stati trasferiti alle Regioni più di 340 Milioni di euro su circa 500 milioni di euro complessivamente stanziati, interamente dedicati al recupero dell’edilizia residenziale pubblica.

I primi obiettivi del programma sono rendere disponibili i 5.767 alloggi vuoti entro la fine del 2016 e avviare il lavori di ristrutturazione per 20.769 alloggi in cattivo stato entro il 2017 (dati al 30.06.2016). Per garantire che Comuni e Istituti delle case popolari sfruttino al meglio le risorse messe loro a disposizione, il MIT ha creato un sistema di monitoraggio a disposizione del Governo e delle Regioni per far emergere metodi e approcci più virtuosi e stimolare l’iniziativa.

Il programma di recupero è stato previsto dal Decreto Legge n. 47/2014 Convertito con Legge n. 80/2014.

Andamento del Programma di recupero degli edifici di edilizia residenziale pubblica

Il MIT, si era dato un obiettivo ambizioso: entro la fine del 2016, recuperare tutti gli alloggi vuoti, dichiarati dalle Regioni come necessitanti di interventi immediatamente realizzabili, pari a 4.480 unità, più gli ulteriori 1.246 inseriti dalle Regioni nella lista di riserva per un totale di 5.767 unità immobiliare. A fine 2016 si è preso atto che a fronte dei trasferimenti di risorse fatti dal MIT alle regioni, pari al 88% di quanto richiesto per il recupero delle prime 4.480 unità, la percentuale di realizzazione delle stesse corrispondeva circa al 40%.

Le difficoltà sui flussi di cassa, sui bilanci e sui tempi per l’assunzione delle delibere, incontrate dalle regioni, e i tempi per la realizzazione dei lavori, uniti ai fisiologici casi di rinunce e decadenze, aggravati da problematiche più patologiche, quale le occupazioni abusive, hanno fatto registrare un livello di realizzazione non allineata alla quantità di risorse che le amministrazioni regionali hanno ricevuto.

Tali situazioni hanno portato molte Regioni a richiedere una riprogrammazione degli alloggi, che con l’utilizzo anche delle economie, ha determinato un nuovo numero complessivo di abitazioni pari a 5913 unità, che il MIT vuole assumere come nuovo obiettivo 2017.

Ad aprile 2017 il MIT ha trasferito il 100% delle risorse richieste pari a 57 Milioni di euro, per i primi 4.480 alloggi inseriti nella Linea A e la situazione di realizzazione rilevata a fine giugno vede invece: una percentuale di alloggi recuperati del 64%, pari a 2.853 alloggi ultimati, di cui 2.111 già assegnati.

Seconda tipologia di intervento: “Risanamento e messa a norma di alloggi in cattivo stato (LINEA B)”.

Il MIT ha trasferito alle regioni per la Linea B il 72% delle risorse richieste pari a più di 280 Milioni di euro, a fronte di un avvio dei lavori degli interventi sul 16% circa del totale degli alloggi da risanare indicati dalle regioni, che è pari a 19.240 unità.

Sono stati trasferiti complessivamente nelle casse delle regioni, per l’intero Programma, 340 Milioni di euro in due anni.

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Giornalista, Fotoreporter, Copywriter, Blogger, Web Writer, Addetto Stampa per giornali, riviste, enti pubblici e blog aziendali. Provo a descrivere il loro mondo e le loro storie, le loro passioni e le loro idee. "Tutto quello che ho per difendermi è l’alfabeto; è quanto mi hanno dato al posto di un fucile" P.R.

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