Come determinare i compensi professionali dei professionisti italiani?
Dall’abolizione delle tariffe professionali al dibattito sul giusto compenso professionale portato avanti da RPT e CUP
Lo scorso 21 aprile è stata inviata una nota congiunta tra Rete Professioni Tecniche e CUP al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Giuliano Poletti sulla determinazione dei compensi professionali dei professionisti.
I motivi sottesi alla richiesta di incontro sono relativi all’esigenza di sottoporre all’attenzione del Ministro il punto di vista degli ordini e collegi professionali sul dibattuto tema dei compensi professionali. Il dibattito sulla determinazione dei compensi professionali è stato affrontato dalla Rete in più occasioni, nell’ambito delle audizioni svolte in Parlamento e nei contributi documentali inviati agli organi decisori della Repubblica, rappresenta per i professionisti un punto focale, sia per quanto attiene all’aspetto economico, che per una effettiva ed efficace tutela della committenza, che, ancora, per il rispetto della dignità professionale dei liberi professionisti.
Di cosa parliamo in questo articolo:
Come accennato, la Rete ha seguito attivamente l’iter legislativo che sta portando all’approvazione del c.d. Jobs Act del lavoro autonomo, e sin dall’inizio, in più di una circostanza, ha fatto rilevare l’urgenza di introdurre una disposizione che conducesse alla definizione di compensi professionali idonei a costituire un efficace strumento di orientamento per la committenza, nel rispetto dei principi di libera concorrenza e parità di trattamento.
Nella nota è stato segnalato come il principio secondo cui la prestazione di opera professionale, al pari della prestazione di lavoro subordinato, trova il suo corrispettivo nell’attribuzione di un giusto compenso professionale economico è un canone generale che accompagna da sempre la legislazione giuslavoristica.
Dall’abolizione delle tariffe professionali al dibattito sul giusto compenso professionale portato avanti da RPT e CUP
L’abolizione delle tariffe professionali non ha fatto venir meno la necessità di continuare ad applicare detto principio nell’ambito dei rapporti di lavoro autonomo svolto in forma professionale, soprattutto tenuto conto dei numerosi oneri gravanti sui professionisti iscritti agli Albi, seppur finalizzati ad assicurare uno standard qualitativo appropriato delle prestazioni professionali.
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