Il decreto terremoto pubblicato sulla Gazzetta ufficiale: tutte le misure a favore di edilizia e imprese

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 244 del 18 Ottobre 2016, è stato pubblicato il Decreto terremoto. Il Decreto Legge 17 ottobre 2016, n. 189 recante “Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto 2016”

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Sulla Gazzetta Ufficiale n. 244 del 18 Ottobre 2016, è stato pubblicato il Decreto terremoto. Il Decreto Legge 17 ottobre 2016, n. 189 recante “Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto 2016”, che definisce gli interventi necessari alla ricostruzione e al sostegno alla ripresa economica delle zone investite dal terremoto.

Si ricorda che il Decreto terremoto è stato approvato dal Consiglio dei Ministri, l’11 Ottobre scorso. Sono 53 gli articoli previsti.

L’Esecutivo si è impegnato di far fronte alla ricostruzione finanziando le prime e le seconde case dei cittadini colpite dal sisma ed incentivando le attività di sviluppo economicamente produttive del territorio.

Tra le decisioni previste nel Decreto terremoto si evidenziano i seguenti punti

Contributo case. Nelle prime e nelle seconde case colpite dal sisma dell’Agosto scorso sarà elargito un contributo pari al 100% del valore dell’intervento. Viene specificato che al fine di determinare il contributo verrà quindi calcolato il valore dell’intervento di ricostruzione. Il computo sarà fatto tenendo conto della superficie dell’immobile danneggiato o distrutto; dei costi per la progettazione di ripristino; e del  valore al metro quadro. Nelle zone fuori dal cratere del sisma, per ottenere un risarcimento, bisognerà dimostrare un collegamento con terremoto e le seconde case, se dimostrato il nesso, avranno un contributo pari al 50% del valore dell’intervento.

Contributi alle pmi. Le aziende potranno richiedere delle elargizioni e prestiti fino ad un tetto massimo di 30 mila euro. Tale prestito potrà essere rimborsato in 10 anni. Prestito, invece fino a 600mila euro per chi vuole aprire un’altra attività da rimborsare in otto anni. Saranno, infine, messi a disposizione  dell’Inail 30 milioni di euro. Tale risorsa è elargita per la messa in sicurezza degli immobili produttivi.

Appalti e gare. Non sono previste deroghe al codice appalti. Nessuna deroga, quindi, sul subappalto e limite del 30% (come previsto dal Nuovo Codice degli Appalti). Vi sarà un’unica deroga ovvero sulla gestione delle terre e rocce da scavo. Nel merito viene specificato, infatti, che nei territori del cratere esclusivamente durante la fase di emergenza, non verrà applicata la norma. I materiali di risulta degli edifici prodotti da crolli o demolizioni saranno trattati come rifiuti urbani e inviati in speciali centri di raccolta. Se in essi sarà presente amianto bisognerà segnalare e bonificare le aree giacenti. Gli altri materiali di valore storico-artistico e architettonico saranno separati. Sarà poi il Mibact a regolarne il recupero e riutilizzo.

Qualifica Soa. Il decreto attua una preferenza urgente agli edifici colpiti da danni lievi. Il fine è quello di garantire velocemente “il rientro alle condizioni di normale vita e lavoro”. Condizioni per eseguire tali lavori oltre all’iscrizione alle white liste e il Durc è la qualificazione Soa, quando i lavori superano l’importo di 150mila euro.

Invitalia centrale unica di Commitenza. Gli appalti per la ricostruzione pubblica dovranno fare riferimento a Invitalia, che il decreto individua come centrale unica di committenza. I rapporti tra Invitalia e la struttura commissariale saranno regolati da una convenzione. Rafforzata la collaborazione con l’Anac, tramite la stipula di una convenzione tra ANAC, Invitalia e Commissario.

Privati e Professionisti. Al fine di mantenere la trasparenza anche nei lavori privati si dovranno consultare almeno tre professionisti. Sarà poi formato un elenco di progettisti di alta qualità e in regola con il Durc, al fine di assumere incarichi per la ricostruzione. Il Direttore dei lavori non deve aver avuto rapporti diretti con l’impresa affidataria negli ultimi tre anni. Le imprese dedite alla ricostruzione dovranno essere inserite in un elenco unico antimafia. Sarà compito preciso e veloce della struttura di missione ad effettuare controlli e verifiche sulle imprese operanti nel cratere del sisma. Viene specificato che a gestire la procedura di verifica sulle imprese a rischio, per evitare effetti blocco dovuti allo scarso personale delle prefetture, sarà la stessa citata Struttura di missione costituita presso il Viminale.

Ruolo dell’Anac. Le verifiche e la correttezza di tutte le procedure saranno disciplinate da un accordo tra: il presidente dell’Autorità Nazionale Anti-Corruzione (ANAC) Raffaele Cantone; il commissario per la ricostruzione Vasco Errani e Invitalia .

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