Ddl lavoro autonomo: in senato gli ultimi dibattiti e intanto il premier assicura un taglio dell’aliquota contributiva per le partite Iva

Il Ddl sul lavoro autonomo all'esame del Senato dovrebbe essere approvato entro la fine di settembre. E Renzi annuncia un taglio dell'aliquota contributiva per le partite Iva

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Concluso l’esame in commissione Lavoro del Senato lo scorso 27 luglio, il disegno di legge sul lavoro autonomo, Ddl Autonomi, si appresta al voto finale dell’Assemblea di Palazzo Madama entro la fine di settembre. Gli ultimi ritocchi apportati al provvedimento dal relatore in Senato, Maurizio Sacconi, hanno ulteriormente migliorato un impianto legislativo già di per sé positivo e che ha il merito di guardare al mondo delle professioni in maniera organica, inclusiva e moderna, come più volte sostenuto da Confprofessioni.

In questo senso, gli ultimi emendamenti approvati in Commissione, quali ad esempio l’introduzione delle reti tra professionisti ai fini dell’accesso ai bandi e la collaborazione tra sportelli per il lavoro autonomo dei centri per l’impiego e associazioni professionali per promuovere l’attività libero professionale, rappresentano delle risposte concrete a specifiche richieste delle partite Iva italiane.

“Si tratta di un cambio di passo notevole da parte del legislatore che, dopo anni di politiche punitive nei confronti del rapporto di lavoro autonomo, ha saputo collocare correttamente i lavoratori autonomi tra i soggetti economici meritevoli di attenzione, almeno tanto e quanto le piccole e medie imprese, salvaguardandone tuttavia le specifiche peculiarità” ha commentato il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella.

Il ddl sul lavoro autonomo infatti ha introdotto per tutti i professionisti la deducibilità totale delle spese sostenute per la formazione professionale; la possibilità di accedere direttamente agli appalti della pubblica amministrazione e una estensione della norma che ha rimosso gli ostacoli nell’accesso ai fondi strutturali europei.

Per un lavoratore autonomo iscritto alla gestione separata Inps, e quindi senza il sostegno di una Cassa previdenziale, è stato inoltre resa effettiva la possibilità di accedere all’indennità di maternità con l’eliminazione del vincolo di astensione che di fatto non la rendeva esigibile. Il Ddl lavoro autonomo ha poi esteso la fruizione dei congedi parentali, ha consentito la sospensione dei versamenti contributivi in caso di malattia grave e, infine, ha previsto l’incremento dell’indennità di malattia in caso di patologie di natura oncologica.

Nei giorni scorsi, il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha poi annunciato ulteriori novità per lavoratori autonomi e partite Iva nella prossima legge di Stabilità. Allo studio del governo c’è infatti l’ipotesi di un taglio dell’aliquota previdenziale al 25% per i professionisti iscritti alla gestione separata dell’Inps, con contestuale innalzamento della quota assistenziale oggi allo 0,72% (potrebbe arrivare fino all’1,5%). Alla fine, l’aliquota complessiva sarà comunque più bassa: intorno al 26 – 26,5%, contro l’attuale 27,72%.

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