Crescono i dubbi sulla Legge di Stabilità

Coperture incerte e scarsa crescita: rischio manovra aggiuntiva alla Legge di Stabilità

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Quasi nulle le nuove stime di crescita avanzate da Commissione UE, Bankitalia, Corte dei Conti e ISTAT sulla Legge di Stabilità: la promozione con riserva resta, ma anche il monito all’Italia, pericolosamente sul limitare della soglia consentita deficit/PIL.

Il premier difende la manovra ma a sentire le indiscrezioni provenienti dai palazzi romani e europei il rischio di dovere varare una manovra correttiva per aggiustare la Legge di Stabilità esiste.

Stime UE

La Legge di Stabilità prevede interventi per 36 miliardi nel primo anno, 45 mld nel secondo e poco di più nel terzo. Il primo parere di Bruxelles ha già richiesto una correzione pari ad altri 4,5 miliardi di tagli – rendendo nei fatti la Legge di Stabilità meno espansiva ( il ritorno alla crescita (PIL +0,6% e deficit -2,6%) è previsto ora per il 2017). Ma di ripresa, anche per l’unione europea, pur sempre si tratta

Corte dei Conti

Secondo la magistratura contabile italiana, la Legge di Stabilità è orientata a «rilanciare l’offerta favorendo la ripresa della produzione; sostenere la domanda attraverso la creazione di spazi all’aumento del reddito disponibile e alla crescita dell’occupazione». Per farlo, si concentra su riduzione del cuneo fiscale (51 mld) attraverso deducibilità del costo lavoro sull’IRAP; decontribuzione per assunzioni a tempo indeterminato; bonus 80 euro per i dipendenti. Per il sostegno ad attività produttive (4 mld) e famiglie (2,5 mld) si prevedono sgravi fiscali, nuovo Regime dei Minimi, rinnovo Bonus Energia e Ristrutturazioni e introduzione di Bonus Bebè e anticipo TFR. Il ricorso a clausole di salvaguardia; prenotazione di gettito futuro ricorso agli introiti anti-evasione per finanziare i provvedimenti varati (es.: aumento accise da qui al 2021 ); rischio di aumento tasse locali per compensare i tagli (vedi caso IMU-TASI). Conclusione: cruciale monitorare le misure per assicurarne l’efficacia visto che le coperture hanno margini di incertezza, con tagli di spesa «sostituiti da clausole di salvaguardia: 16 miliardi nel 2016, oltre 23 miliardi nel 2017, che si aggiungono ai 3 miliardi di ulteriori tali di spesa a partire dal 2016. Sono tutti dati che pongono più di un interrogativo alla Corte dei Conti

Stime Bankitalia

Per la Banca d’Italia la manovra si finanzia soprattutto con, l’aumento dell’indebitamento netto, misure di contrasto all’evasione, riduzioni nette di spesa. Saranno quindi fondamentali le modalità con cui verranno effettuati i risparmi di spesa e, sul fronte coperture, i reali risultati delle misure anti-evasione stimati in 3,5 mld l’anno, a partire dal contrasto alle frodi IVA.

 

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