Come difendersi dal Gas Radon nelle abitazioni: trucchi e soluzioni per rendere sicure le case dei nostri clienti

L’Italia è uno degli Stati con il più alto rischio legato all'avvelenamento da gas radon: come mettere in sicurezza le nostre case?

Corso il radon negli edifici
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Cos’è il gas radon e quali sono le conseguenze sulla salute delle persone

ll gas radon è un gas inerte e radioattivo di origine naturale. È inodore, incolore e insapore, quindi non è percepibile dai nostri sensi, e se inalato, può essere molto pericoloso per la salute poiché può causare l’insorgere di tumori – come il tumore ai polmoni – soprattutto nei soggetti più a rischio, come i fumatori.

L’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità -, attraverso l’International Agency for Research on Cancer “IARC” ha classificato il gas radon come appartenente al gruppo delle sostanze più cancerogene per l’essere umano.

Il gas radon e la sua origine

Il gas radon è naturalmente presente in tutta la crosta terrestre. Si trova nel terreno e nelle rocce, in quantità che possono variare. Il terreno è la principale sorgente del radon che si diffonde nelle abitazioni. 

I materiali edili che derivano da rocce vulcaniche – come il tufo- , estratti da cave o derivanti da lavorazioni dei terreni, sono anch’essi sorgenti di radon. Il gas migra dal suolo, o dai materiali da costruzione, e penetra all’interno degli edifici attraverso: fessure, attacchi delle pareti al pavimento, passaggi dei vari impianti – elettrico, termico, idraulico.

All’aperto la concentrazione di radon non raggiunge mai livelli elevati. Nei luoghi chiusi come case, uffici, e scuole – soprattutto a livello delle cantine e dei piani terra -, invece, può arrivare a valori che comportano un rischio importante per la salute dell’uomo.

Gli interventi per ridurre il rischio di radon nelle abitazioni

Per ridurre la concentrazione del gas radon nei luoghi chiusi già esistenti – case, uffici, scuole – è possibile intervenire con:

  • la depressurizzazione del suolo: realizzare sotto, o accanto, all’edificio un pozzetto per la raccolta del gas radon e collegarlo a un ventilatore per creare una depressione che raccoglie il gas e lo espelle all’esterno dell’edificio
  • la pressurizzazione dell’edificio: aumentare la pressione interna per impedire la risalita del radon dal suolo
  • il miglioramento della ventilazione dell’edificio.

Per evitare la presenza del gas radon negli edifici di nuova costruzione si possono adottare alcuni criteri anti-radon: 

  • sigillare le possibili vie di ingresso dal suolo
  • costruire un vespaio – a livello delle fondazioni – a cui si può facilmente applicare, se necessario, una piccola pompa aspirante.

Può essere utile per le Pubbliche Amministrazioni e le imprese edili che operano sul territorio bolognese sapere che proprio a Bologna è attivo, da alcuni anni, un servizio di valutazione della concentrazione di radon negli edifici, gestito dall’Enea.

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